MILANO – Il nome del progetto, Il corpo ritrovato, rende da subito l’idea: si parla di bellezza e cosmesi, di salute e qualità della vita. A rendere particolare l’iniziativa è però il fatto che sia dedicata ai pazienti oncologici che frequentemente soffrono l’impatto delle terapie anticancro sulla propria pelle. Nel vero senso della parola: i danni alla cute possono andare dalle cicatrici alla caduta dei capelli, passando per un’ampia varietà di disturbi più o meno intensi (invecchiamento della pelle, infiammazioni, infezioni, problemi alle unghie, dermatiti, per citarne alcuni) che possono avere un impatto negativo sulla psiche e le relazioni interpersonali, lavorative e affettive dei malati. Troppo spesso questi effetti collaterali vengono ancora considerati inevitabili, mentre oggi molto può essere fatto per arginarli e sono diversi i rimedi a disposizione dei medici.
AMBULATORI SPECIALIZZATI – La perdita dei capelli o altre conseguenze indesiderate sulla pelle causati da chemio, radio e ormonoterapia a volte sono così importanti che il paziente decide di rinunciarvi. Accade per esempio all’8-12 per cento delle donne quando devono iniziare la chemio e vengono informate di questi effetti. Per far fronte a tali problemi stanno nascendo in Italia delle linee guida e degli ambulatori dedicati (in collaborazione con la Lega Tumori), per ora disponibili al dipartimento di Dermatologia clinica dell’università Federico II di Napoli (responsabile: Gabriella Fabbrocini, telefono 081 7462459) e all’ospedale San Gallicano di Roma (responsabile: Norma Cameli, telefono 06 52665008). «In pratica – dice Pucci Romano,dermatologa a capo del progetto -, stiamo parlando di un protocollo dermo-cosmetologico dedicato ai pazienti oncologici. Stiamo studiando, in alcuni ambulatori dedicati, un percorso di approccio integrato fra vari specialisti per creare linee guida standard che possano poi essere applicate dovunque. Un aiuto qualificato per contrastare e ridurre (se possibile prevenire) i danni che subisce la pelle dalle cure anticancro, con conseguente danno estetico».
OBIETTIVO QUALITA’ DI VITA – Studi di sociologia hanno dimostrato che uomini e donne di fronte alla malattia tumorale mostrano reazioni diverse: mogli e madri, più esposte e vulnerabili allo stress, manifestano in misura maggiore rispetto al partner quadri complessi e ricorrono con maggior frequenza alle cure mediche. Sono proprio le donne, inoltre, a manifestare con più vigore le proprie reazioni, positive o negative che siano, e a riscoprire l’interesse di ritagliare tempo per sé stesse, dichiarando un serio disagio legato alle modifiche estetiche della propria immagine causate dalla malattia. Ecco allora che poter contrastare la caduta dei capelli o le diverse alterazioni a carico delle unghie o poter migliorare il colorito e la qualità della pelle grazie a un trattamento cosmetico personalizzato (rigorosamente studiato e strutturato per questo tipo di pelli) può essere un supporto di grande importanza per le pazienti. Anche ai danni che derivano dalla radioterapia è possibile riparare in corso di trattamento riducendo il danno cellulare mediante l’applicazione, prima e dopo la seduta radiante, di opportuni presidi terapeutici e preventivi.
CONSIGLI PRATICI: QUALI I TRUCCHI PER LA PELLE? – «Cicatrici e alterazioni nel colore della pelle così come anche la perdita di luminosità cutanea possono essere mascherati e migliorati anche solo con il trucco – spiega Norma Cameli, responsabile della Dermatologia correttiva all’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma -. Esiste un tipo di trucco medico correttivo (realizzato con ciprie, correttori, creme colorate scelte sulla base del colore della pelle) chiamato camouflage, che le pazienti possono eseguire la prima volta con il medico o con il personale sanitario addetto per poterlo riprodurre in autonomia a casa». Vengono abbinati colori complementari o opposti al fine di annullare un effetto cromatico indesiderato. I cosmetici impiegati nel camouflage sono molto coprenti perché devono assicurare una resistenza sulla pelle di almeno 24 ore, essere resistenti all’acqua e contenere un filtro solare. Devono poi essere ipoallergenici, preferibilmente privi di profumi e conservanti e, ovviamente, mantenere i requisiti tipici dei cosmetici tradizionali. L’uso di correttori colorati appositamente studiati per neutralizzare le macchie e il fissaggio del trucco con acqua termale contribuiscono alla sua lunga durata e resistenza al lavaggio. «In fine – aggiunge Cameli – una buona detersione e idratazione sono il cardine della cura quotidiana della pelle. In particolare la scelta di detergenti deve propendere per quelli meno aggressivi e con principi attivi selezionati e mirati (come gli insaponificabili karitè, jojoba, oliva, palma; aloe; vitamina B3), tocoferoli e tocotrienoli; ceramici e gamma orizanolo). Per l’idratazione sono consigliabili emulsioni, sieri o creme più grasse in caso di pelle molto secca a base di acido ialuronico e antiossidanti».
COME CURARE CAPELLI, UNGHIE E MANI – Le esperte consigliano, per i capelli, uno shampoo delicato dermo-protettivo su base oleosa privo di tensioattivi aggressivi e, dopo il lavaggio, l’uso di maschere per capelli nutritive, restitutive e protettive. E’ meglio evitare di lavare i capelli quotidianamente e non utilizzare temperature troppo alte per l’asciugatura. No a piastre per stirarli o permanenti e sì alle tinture, ma sarebbe meglio richiedere quelle prive di sostanze a potere allergizzante come la parafenilendiamina o irritante come l’ammoniaca. E l’estate è utile indossare un cappellino per proteggere i capelli dai danni che inducono i raggi ultravioletti. Infine le unghie: per i pazienti in trattamento oncologico è importante utilizzare lacche e smalti ad azione rinforzante e, per le mani, usare quotidianamente creme riparatrici, cercando di evitare il contatto con agenti irritanti. Meglio poi non lavare le mani troppo spesso e evitare l’applicazione frequente di smalti colorati.
Vera Martinella (Fondazione Veronesi)
Fonte: sportello cancro